mercoledì 10 novembre 2010

 Costanzo Preve. Marxismo e Filosofia



di Alessandro Monchietto 

Ogni approssimazione alla ricostruzione del pensiero di un autore è anche sempre necessariamente
una scelta di “ordine d’esposizione”di temi e di problemi. Occupandosi del pensiero di Costanzo
Preve, autore sconosciuto ai più ma di indubbia originalità, si prova inevitabilmente un certo senso
di straniamento. L’immagine che si aveva di Marx sino a quel momento va in pezzi, e al suo posto
sopravviene una spiacevole sensazione di smarrimento, di disagio, e diciamolo, anche un certo
fastidio. “Ma chi si crederà mai di essere questo signore, che in maniera quasi innocente stravolge
opinioni consolidate e accettate dai più grandi studiosi marxisti degli ultimi centocinquant’anni?”
La maggior parte dei lettori (soprattutto tra coloro che hanno alle spalle anni di onorata e sincera
“militanza”) risponde con un’alzata di spalle, abbandona il libro e si dedica a qualche ben più
proficua occupazione.
Non è il caso ovviamente dell’autore di questo breve saggio, che ha invece deciso di dedicare la sua
tesi di laurea proprio allo studio di questo singolare filosofo.
Nel tentativo di affievolire questo spaesamento, e di agevolare la lettura del saggio, in questa
introduzione ne esporrò brevemente il contenuto e la struttura.
Inizierò trattando il concetto di economia in Marx, ed in particolare la distinzione tra economia
politica classica, critica dell’economia politica ed economia politica critica di “sinistra”. Saranno
analizzate poi le conseguenze della scelta marxiana di individuare nell’economia politica l’oggetto
da criticare e rovesciare, prima fra tutte la rinuncia marxiana alla fondazione filosofica della propria
teoria. Affronteremo infine il delicato tema della presenza/assenza di una teoria politica nel pensiero
marxista, e delle sue possibili cause.
Nel secondo capitolo, mi dedicherò al problema della ricostruzione del profilo filosofico originale
di Marx. In questo capitolo verrà affrontato inizialmente il concetto di scienza e quello di scienza
filosofica; passeremo poi allo studio della nozione di alienazione nel pensiero marxiano, con un
breve excursus sul concetto di Gattungswesen e sull’influenza esercitata dal pensiero di Aristotele;
infine sarà dedicato un paragrafo all’analisi del materialismo in Marx, e delle innovazioni proposte
dal professor Preve a questo riguardo.
Nel terzo ed ultimo capitolo analizzeremo invece quelli che (per Preve) sono gli errori più rilevanti
presenti nel pensiero marxiano, ossia la tesi della capacità rivoluzionaria intermodale della classe
operaia e proletaria (rivelatasi largamente inesistente), la concezione della borghesia come unica
classe-soggetto del capitalismo (dove, in realtà, il capitalismo si sviluppa per via largamente
impersonale), e infine l’ipotesi dell’incapacità del sistema capitalista di sviluppare pienamente le
forze produttive (dove in realtà si esperisce quotidianamente la sua smisurata abilità proprio in
questo, anche se ciò avviene in un contesto di distruzione ecologica e antropologica).

Spero con ciò di aver fatto cosa utile al lettore.

Segue:  http://comunitarismo.it/Monchietto.pdf

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